Anche e soprattutto nel giorno del Black Friday è bene tenere a mente i buoni principi dell’educazione finanziaria. Perché? Andiamo con ordine.
Cos’è il Black Friday?
Venerdì 24 novembre sarà il giorno dello shopping per eccellenza. In tutto il mondo milioni di persone si metteranno in fila agli ingressi dei centri commerciali o attenderanno di fronte ad una tastiera e con un mouse in mano l’”affare della vita”. Come in altri casi, si tratta di un’usanza importata dagli stati Uniti in cui, a partire dalle prime decadi del ‘900, il giorno successivo al ‘Giorno del Ringraziamento’ (Thanksgiving day) – che coincide a sua volta con il quarto giovedì di novembre - rappresenta un giorno in cui i commercianti praticano in maniera diffusa forti sconti nell’ottica di dare un deciso impulso alle vendite prima del “rush” natalizio. Usanza definitivamente esplosa con l’inizio del consumismo degli anni Ottanta e poi ampiamente diffusasi in molte parti del mondo. Anche in Italia, si è visto negli ultimi anni un forte e crescente interesse verso questo fenomeno, soprattutto trainato dalla diffusione dei giganti dell’e-commerce (Amazon su tutti). Black Friday, infine, sta letteralmente per ‘venerdì nero’, il colore con cui venivano contrassegnate le vendite nei registri contabili dell’epoca.
Black Friday ed economia
Il Black Friday ha assunto negli Stati Uniti un significato economico. I dati delle vendite registrate nel giorno rappresentano un’indicazione della propensione ai consumi degli americani, e quindi un segnale dei consumatori rispetto al loro grado di fiducia nei confronti dell’economia, all’avvio del periodo che conduce al Natale.
Black Friday ed educazione finanziaria
Il Black Friday può essere un giorno significativo anche dal punto di vista della finanza personale e dunque in termini di educazione finanziaria. I corretti principi di una corretta educazione finanziaria ci dicono che l’effettiva capacità di spesa in quel giorno non può essere considerata indipendente dalla dinamica e dall’entità delle entrate e delle uscite personali di quel periodo. Quello che ciascuno potrà impegnare nel Black Friday dovrebbe essere determinato in precedenza confrontando entrate e uscite e aggiornando la propria capacità di risparmio osservata in quel mese. Più in dettaglio, nei giorni precedenti al Black Friday dovremmo avere bene in mente le spese che abbiamo già sostenuto nel mese, quelle che dobbiamo ineludibilmente sostenere e le dobbiamo rapportare alle entrate previste: a titolo esemplificativo il nostro stipendio. Tra le uscite ovviamente dobbiamo considerare eventuali debiti già in essere e il peso che hanno sulla nostra capacità di risparmio corrente. In questo senso, l’utilizzo della carta di credito o la stipula di ulteriori prestiti, nella forma per esempio del credito al consumo, andranno valutati anche in ottica prospettica. Condizione generale affinché sia possibile applicare questi basilari concetti di buona educazione finanziaria, è la tenuta di un budget personale e/o familiare e il continuo monitoraggio di entrate, uscite, debiti e capacità di risparmio. Tutti coloro che osservano questa condizione, risultano statisticamente meno vulnerabili dal punto di vista finanziario. Non è mai troppo tardi per cominciare e il Black Friday potrebbe essere l’occasione giusta.