Oggi parliamo dell'effetto leva nella nostra rubrica di educazione finanziaria
Perché è utile parlare di effetto leva nell'ambito dell'educazione finanziaria? Quando si parla di “effetto leva” si pensa immediatamente ai maggiori profitti che è possibile ottenere nell’ambito di un'operazione di trading. Usare la “leva” (o, come dicono negli Stati Uniti, il “margin”) significa attuare l’operazione suddetta solo in parte con il denaro proprio e per la restante parte con quello preso in prestito dallo specifico broker, che potrà essere la banca o la società di intermediazione con cui è stato aperto il proprio conto di trading. Al crescere del valore delle azioni, l’utente si ritroverà con un portafoglio azionario di valore superiore a quello di partenza e più azioni egli deciderà di acquistare maggiore sarà il suo ricavo finale, ovvero ciò che gli rimarrà effettivamente dopo aver restituito il “prestito” allo specifico broker. L’effetto leva consentirà di aumentare le giocate e di conseguenza i profitti senza però essere costretti ad investire centinaia di migliaia di euro, rendendo in tal modo il mercato più accessibile rispetto ai tradizionali mercati di borsa e finanziari. Consideriamo infatti, ad esempio, che vi sono alcune piattaforme di trading che arrivano a proporre cifre anche di 400 volte superiori all’investimento iniziale. Se però le azioni, anziché salire, dovessero iniziare a scendere, il medesimo effetto leva si ripercuoterebbe anche in negativo, aumentando cioè l’importo delle perdite. Questo perché, naturalmente, il “margin” amplifica sia i guadagni che, appunto, le perdite stesse. Per questa ragione è opportuno che tale strumento venga utilizzato da esperti del settore finanziario e non da principianti del trading online. I trader professionisti cercheranno di massimizzare i movimenti senza dover tenere bloccate quantità di denaro per troppo tempo. Diversamente, gli utenti non esperti potrebbero arrivare ad agire in modo molto più simile a quello di un gioco d’azzardo che di un’operazione finanziaria. I broker o mediatori finanziari forniscono a tutti gli investitori la possibilità di creare un account su cui depositare dei soldi ed attuare delle operazioni sulle valute, ovvero danno loro l’opportunità di disporre di un capitale molto più alto di quello che avrebbero realmente a disposizione: questo il principio, appunto, della leva, proprio come accade nella fisica. Si tratta quindi di un fattore di moltiplicazione che permette di amplificare la cifra da investire. I migliori tra i broker possono permettere all’utente di aprire un conto anche con soli 100 euro, ma ovviamente, entrato nel meccanismo, l’utente percepisce immediatamente la necessità di disporre di investimenti maggiori per mettere in atto operazioni di una certa consistenza. Per quanto riguarda le spese, sulla leva vengono pagati degli interessi bancari da versare al broker: tali somme potranno non avere un grosso peso finchè si effettueranno operazioni giornaliere, ma naturalmente diverranno cospicue in contesti di medio e lungo termine, come il core trading ed il position trading. Approfondimenti: Cosa è il trading; Come parla la borsa, il gergo del trading; Forex, il trading sulle valute Se ti interessa questo argomento di educazione finanziaria segui il nostro canale "Trading room"