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Immigrati e agricoltura “legale”

Immigrati e agricoltura “legale”

L’occupazione in agricoltura Il comparto agricolo nazionale, nel complesso, ha fatto registrare nel 2015 un incremento occupazionale notevole rispetto al 2014, anche grazie all’apporto dato dagli stranieri. L’occupazione agricola straniera Rientrano nell’ occupazione agricola straniera tutti i rapporti che nel codice fiscale indicano come luogo di nascita un paese straniero, nel 2015 ne risultano 480.000 circa. Le nazionalità dei braccianti agricoli stranieri sono in tutto 157 ma le prime 12 rappresentano più dell’85% del totale dei lavoratori (ai primi tre posti Romania, India e Marocco).Rispetto all’etnia si riscontra una diminuzione nei braccianti polacchi e slovacchi mentre continuano ad aumentare i rumeni, gli indiani, i marocchini e gli albanesi, quella che fa riscontrare il valore incrementale maggiore è quella senegalese. Chi sono gli stranieri impiegati in agricoltura? L’età media degli stranieri impiegati in agricoltura è di 36,5 anni con un picco massimo a 40 anni per i tunisini e un minimo di 35 per i rumeni. Le prime 3 province con braccianti stranieri sono Bolzano, Foggia e Verona. L’analisi di genere evidenzia una predominanza di braccianti maschi, mentre tra le donne molto numerose sono quelle dall’Europa dell’Est. Le braccianti sono molto presenti nella provincia di Ferrara dove rappresentano il 57% circa del totale, a seguire le province di Vibo Valentia e Matera con rispettivamente il  48% ed il  46% del totale dei braccianti presenti. A seconda del paese di provenienza, i migranti vengono impiegati in alcune tipologie di attività rispetto ad altre. Ad esempio gli indiani che vengono impiegati soprattutto per gli allevamenti da latte. Da qualche anno è stata introdotta nel settore agricolo una nuova tipologia di contratto, le così dette assunzioni congiunte, ossia diverse imprese agricole o cooperative appartenenti allo stesso gruppo o riconducibili allo stesso proprietario o a soggetti legati tra loro da vincolo di parentela o affinità entro il terzo grado possono assumere congiuntamente un dipendente che lavori per entrambi. Considerato che il regolamento di questa nuova tipologia di contratto è stata concretizzato negli ultimi due mesi del 2015 il dato è molto irrisorio, risultano assunti con tale modalità 35 persone di cui 32 di etnia marocchina e tutti nella provincia de L’Aquila.

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