Logo OrizzontiTV

Blog

 

Il miracolo economico italiano e la costruzione dell’Autostrada del Sole

Il miracolo economico italiano e la costruzione dell’Autostrada del Sole

L’Autostrada del Sole come simbolo del boom economico italiano L’Autostrada del Sole fu costruita in 8 anni e costò quasi 300 miliardi di lire. Venne consegnata con tre mesi di anticipo rispetto ai tempi previsti e senza alcun aumento dei prezzi. Ma, soprattutto, divenne per l’Italia un simbolo importante di unione e di vero e proprio boom economico, ammirata da tutto il mondo per la sua elevatissima tecnologia costruttiva. Il progetto partì dall’allora direttore generale dell’Iri (Istituto per la Ricostruzione Industriale) Salvino Sernesi, il cui ufficio romano divenne luogo di incontro quasi settimanale di quattro personaggi che divennero estremamente rilevanti nel lungo periodo della ricostruzione: il banchiere Raffaele Mattioli, il presidente degli industriali Angelo Costa, l’amministratore delegato e poi presidente della Fiat Vittorio Valletta e il segretario generale della Cgil Giuseppe Di Vittorio, che entrò nel gruppo con il nome di un ingegnere. La realizzazione dell’opera era a dir poco gigantesca per l’epoca: parliamo di 755 chilometri di tragitto da Milano a Napoli e di un costo di 272 miliardi delle vecchie lire, esorbitante per i tempi. Felice Cova, il manager dell’Istituto a cui venne affidata la direzione tecnica, alla richiesta da parte di Sernesi di mostrare i progetti rispose: “Ecco tutti i disegni, direttore, purtroppo mancano i soldi.. E fu così che in tempi record riuscì ad ottenere l’appoggio della Banca Commeciale Italiana (Comit) e della Banca Nazionale del Lavoro guidata da Imbriani Longo, che era stato un compagno di lotta proprio di Sernesi durante la guerra partigiana. Grazie all’enorme finanziamento i lavori cominciarono. Il significato politico e sociale dell’Autostrada del Sole La costruzione dell’Autostrada del Sole rappresentò un incredibile traguardo in termini di infrastruttura e di tecnologia, ma anche di obiettivi politici ed economici, oltre che rispecchiare una grande unione sociale del Paese. Dal Governo venne vissuta come un personale trofeo da esibire e di cui essere orgoglioso, strumento di propaganda e di affermazione nazionale. Aldo Moro, sotto la cui presidenza essa venne inaugurata – il 4 ottobre del 1964, la definì “il simbolo di un’Italia moderna e civile”, un Paese non più diviso e ormai uscito dal periodo nero del dopoguerra. L’Autostrada del Sole non rappresentò, dunque, soltanto un’incredibile realizzazione dal punto di vista ingegneristico, dotata di 400 ponti e 38 gallerie: ricordiamo infatti che essa attraversa l'Appennino tosco-emiliano, estremamente arduo, chiamandosi in questo punto “Transappenninica”, ed è una continua alternanza di ponti e gallerie (84 km solo nella Bologna-Firenze), che non a caso nel gergo dell’ingegneria vengono detti “opere d’arte Dopo 15 milioni di giornate lavorative e purtroppo 74 morti in cantiere, essa riuscì anche a fungere da input fondamentale a mantenere viva e forte la rinascita economica del nostro Paese attraverso nuovi investimenti pubblici . Oltre che, naturalmente, ad infondere fiducia in tutti i cittadini italiani. Guarda il video di Paolo Mieli  

Gallery