Quando parliamo di BCE facciamo riferimento ad un organismo con specifici compiti e funzioni: la Banca Centrale Europea. In quanto tale, infatti, essa è rappresentativa di tutti i Paesi dell'Unione Europea che hanno adottato l'euro ed in particolare dei 19 Stati membri che hanno stabilito di accettare e condividere la sovranità monetaria. La BCE si pone al centro di quello che viene definito “Eurosistema”, ovvero il sistema europeo delle banche centrali, costituito dall’Istituto di Francoforte e da tutte le altre banche centrali degli Stati nazionali partecipanti. La sede della BCE è a Francoforte, in Germania, e la sua nascita risale al 1° giugno 1998, quando venne istituita sulla base del Trattato sull'Unione Europea e dello Statuto del Sistema Europeo, cominciando poi ad operare il 1° gennaio dell'anno successivo: fu allora che le vennero ufficialmente affidate tutte le funzioni di politica monetaria e del tasso di cambio di quelle che al tempo erano le 11 Banche Centrali Nazionali dei Paesi che sarebbero poi diventati “zona Euro”. La costituzione dell'organismo della BCE, quindi, si inserisce nel più ampio processo di realizzazione dell'Unione Economica e Monetaria (UEM). Nel contesto della struttura organizzativa della BCE esistono un Consiglio Direttivo ed un Comitato Esecutivo. Il primo è formato dai Governatori delle banche centrali nazionali e dai membri del Comitato esecutivo. Il suo compito è quello di “adottare gli indirizzi strategici e prendere le decisioni necessarie ad assicurare l’assolvimento dei compiti affidati all’Eurosistema”, ovvero prende decisioni relativamente al tasso di crescita e alla disponibilità di credito, ai tassi di interesse e all'offerta monetaria di base. Il secondo è costituito da un Presidente, da un Vicepresidente e da quattro membri ordinari. La sua funzione è di aumentare gli indirizzi di politica monetaria stabiliti dal Consiglio Direttivo. A tale scopo esso dà indicazioni alle Banche Centrali Nazionali vigilando poi sul loro operato. Ha quindi il compito di controllare quotidianamente la liquidità (“liquidity management”). Il principale scopo della Banca Centrale Europea è infatti quello di mantenere i prezzi stabili per incrementare la crescita economica nei confini europei, facendo rimanere costante il potere di acquisto della moneta unica adottata dagli Stati membri. Questo significa che essa ha il potere di stabilire il costo, il volume e la velocità di circolazione del denaro, di cui determina prima di tutto il costo, ovvero i tassi di interesse. La BCE è quindi detentrice, in maniera esclusiva, del diritto di autorizzare l'emissione di banconote nel contesto dell'euro zone, per la quale mette in atto una mirata politica monetaria finalizzata non solo a mantenere i prezzi stabili, ma anche a garantire che il complesso sistema dei pagamenti funzioni nel modo adeguato. In particolare, inoltre, verifica che i mercati finanziari di ogni Stato siano sotto il giusto controllo delle autorità del Paese di riferimento. Oltre a ciò, la Banca Centrale Europea gestisce la politica del cambio con Paesi terzi ed amministra le riserve valutarie dei vari Stati appartenenti all'Unione Europea. A partire dal 4 novembre 2014, ovvero dalla creazione della cosiddetta Unione Bancaria, la Banca Centrale Europea è divenuta il riferimento anche della vigilanza su tutte le banche della Euro Zone, sulle quali opera un'azione di supervisione. Regina Picozzi