Flussi reali e monetari: ovvero? All'interno del sistema economico, ovvero di quell'insieme di soggetti economici che si relazionano reciprocamente tra loro realizzando una serie di operazioni di scambio, si generano dei “movimenti” che possono essere di beni e servizi o di denaro. Nel primo caso si tratterà di flussi reali, mentre nel secondo di flussi monetari. Flussi reali e monetari: distinzione I flussi reali vengono anche detti flussi economici e sono rappresentati dall'insieme delle risorse necessarie a definire le cosiddette “unità produttive” che entrano in un determinato sistema, alle quali si aggiungono poi i beni che vengono generati e quelli che vengono importati dall'esterno. Alla fine si avranno, quindi, due percorsi con due tipologie di destinatari: da un lato le famiglie in qualità di consumatori, dall'altro i Paesi esteri ai quali esportare ciò che viene realizzato. Nel momento in cui entra in gioco il fattore “consumo”, il flusso reale viene trasformato in flusso monetario: chi vuole entrare in possesso di un prodotto, infatti, dovrà fornire un corrispettivo in moneta, generando per l'appunto un altro flusso che avrà direzione opposta alla precedente e che potrà orientarsi sia verso il resto del mondo che all'interno del proprio stesso sistema economico di riferimento. L'esistenza del fenomeno descritto è alla base dello sviluppo delle transazioni economiche, fondate sull'alternanza di flusso reale e flusso monetario, difficilmente contemporanei nel loro verificarsi. Poiché, infatti, si realizzerà un intervallo di tempo fra il termine dell'evento di tipo reale ed il principio di quello di tipo monetario, si verranno a determinare le condizioni per la nascita di un debito e di un credito tra i soggetti coinvolti nello scambio. Tali posizioni potranno poi protrarsi per un certo periodo di tempo, fino al sopraggiungere, comunque, di una certa scadenza di esigibilità. L'esistenza di questo limite porrà ciascuno dei soggetti coinvolti a mettere in atto delle previsioni su entrate ed uscite future. Si viene così a delineare un preciso circuito, di natura economica, al centro del quale si posizioneranno da una parte le famiglie e dall'altro le imprese: le prime forniranno lavoro per le seconde, le seconde elargiranno denaro (quindi stipendi o comunque compensi) alle prime per il lavoro svolto, creando uno scambio tra flussi. Naturalmente le famiglie potranno svolgere la loro mansione anche nei confronti dello Stato, ricevendo una specifica retribuzione. Analogamente, ma con opposta direzione, le imprese e lo Stato erogheranno servizi e beni alle famiglie, che li acquisteranno dando in cambio denaro. Parliamo, ad esempio, di assistenza sanitaria o di istruzione: servizi forniti dal Governo che hanno come corrispettivo il pagamento delle imposte. Questo meccanismo si ripropone anche su larga scala: accade così che un Paese importi determinati beni da un altro luogo fornendo un corrispettivo di tipo monetario, o che al contrario esporti servizi per altri Stati che, parimenti, elargiranno un pagamento. I flussi reali e monetari sono dunque alla base della maggior parte degli scambi esistenti tra soggetti economici, sia all'interno del proprio territorio che al di là dei confini nazionali.