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RECENSIONI: Mario A. Maggioni “La sharing economy – Chi guadagna e chi perde“ Bologna, Il Mulino 2017

RECENSIONI: Mario A. Maggioni “La sharing economy – Chi guadagna e chi perde“ Bologna, Il Mulino 2017

E’ molto probabile che dopo aver letto questo libro la considerazione che balza alla mente riguarda proprio la necessità di avere un testo che finalmente tratti in modo sistematico l’argomento della sharing economy. Un tema attualissimo, sviscerato dall’A., docente di Economia dell’Innovazione all’Università Cattolica di Milano, con metodo ma in modo assolutamente accattivante. Scorrono, quindi, nelle pagine di questo volumetto tutti i principali aspetti della sharing economy: dalla sua definizione, sicuramente controversa vista la molteplicità delle sue traduzioni nella nostra lingua, alla ricognizione degli ambiti in cui si è andata sviluppando e, quindi, ai soggetti che ne sono stati precursori e ne sono i protagonisti. Non lasciandosi prendere da facili entusiasmi pionieristici ricorrenti quando si trattano temi di frontiera innovativa, vengono, poi, analizzati, i fattori favorevoli e gli ostacoli a un ‘ulteriore diffusione della sharing economy, valutandone il suo peso specifico, sia in termini assoluti che relativi , se riferiti all’intero  sistema economico. Completano questo agile volumetto di poco più di 120 pagine  un interessante capitolo dedicato alla regolazione della sharing economy e alle tutele che essa evoca (del consumatore, del lavoratore, della concorrenza e dell’equità), un glossario utile a mettere a proprio agio il lettore con alcuni termini usati nella trattazione e, infine, una sintetica bibliografia, indispensabile a chi voglia approfondire il tema nelle sue diverse sfaccettature . Un cenno finale va anche dedicato alle considerazioni conclusive di questo libro, ove all’interrogativo se si è in presenza di un fenomeno evolutivo, involutivo o rivoluzionario, svelata la speranza dell’A. di aver fatto comprendere l’importanza della sharing economy, si fornisce una risposta di buon senso, sicuramente condivisibile circa la sua possibilità  e le sue destinazioni di utilizzo, o a beneficio “ dell’uomo e della sua casa comune o contro di essa e conseguentemente contro noi stessi“.

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