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RECENSIONI: Giampaolo Arachi – Massimo Baldini (a cura di) “La finanza pubblica italiana - Rapporto 2018” Bologna, Il Mulino, 2018

RECENSIONI: Giampaolo Arachi – Massimo Baldini (a cura di)  “La finanza pubblica italiana - Rapporto 2018” Bologna, Il Mulino, 2018

Sfogliando questo libro, curato da Giampaolo Arachi e Massimo Baldini e la cui lettura è fortemente consigliabile a chi voglia farsi un’dea solida e documentata sul tema della finanza pubblica in Italia, si trovano all’inizio una riflessione generale di carattere macroeconomico e un’analisi sulla tassazione delle multinazionali alla luce delle riforme realizzate o annunciate. Seguono, poi, pagine con contributi dedicati a: l’impatto delle cosiddette clausole di salvaguardia sull’evasione dell’IVA e sul suo gettito; l’assistenza e gli ammortizzatori sociali con un panorama delle politiche di contrasto alla povertà; le pensioni, un’area in cui si sono avuti recenti interventi legislativi nel segno di una maggiore flessibilità e di cui si mette in discussione l’effettiva capacità di una sua sostenibilità finanziaria; la sanità con un bilancio sostanzialmente negativo, risultante da una sottrazione di risorse rispetto ai fabbisogni programmati e da una latente privatizzazione di quote rilevanti di spese per prestazioni; l’attuazione del percorso del federalismo tra le esigenze di autonomia e solidarietà; i servizi pubblici e il loro orientamento al principio della sostenibilità. Completano, infine, questo interessante Rapporto altri capitoli da leggere con grande attenzione  dedicati: alla dotazione infrastrutturale e ai nodi da sciogliere per rilanciare gli investimenti pubblici nel Paese; al funzionamento e alle principali problematiche della Scuola e dell’Università e al marcato sottofinanziamento della ricerca in Italia; alla possibile riforma dell’Irpef, sospesa tra quanti ne vorrebbero conservare una sua posizione centrale nel nostro sistema fiscale e gli altri orientati a una sua radicale revisione in termini di alleggerimento delle risorse raccolte e di riduzione della sua progressività; all’austerità delle politiche di bilancio degli ultimi anni con letture che vanno da quella favorevole all’adozione di ulteriori misure correttive per accelerare la convergenza verso la parità di bilancio all’altra che, invece ,punta il dito sugli esiti certamente non brillanti delle performance economiche di questi ultimi anni. Filippo Cucuccio   

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