Quando parliamo di “Bad Bank” facciamo necessariamente riferimento all’esistenza anche di una Good Bank: tale suddivisione presuppone infatti la costituzione di due parti bancarie distinte nella gestione, rispettivamente, delle cosiddette attività tossiche e di quelle sane. Attraverso l’azione di una Bad Bank, che costituisce quindi la sezione di una banca ordinaria che si occupa dei crediti più difficili da recuperare, gli istituti di credito riescono a depurare il bilancio di alcuni specifici titoli, di solito collegati a prestiti che l’istituto non riesce a farsi rimborsare o rispetto ai quali non riesce a farsi pagare gli interessi. La “tossicità” finanziaria si riferisce dunque, in generale, a tutti i prodotti e a tutti gli investimenti che pur avendo un alto valore nominale nel contesto del loro inserimento in bilancio, hanno un valore di mercato quasi nullo. Per tale ragione sono denominati anche “titoli spazzatura”: in parte o in toto, essi vengono fatti confluire nello speciale veicolo finanziario rappresentato dalla Bad Bank, che dopo averli ricevuti si occupa in modo assolutamente autonomo di gestire i crediti deteriorati, con tutti i rischi che ne possono conseguire. Ma in che modo agisce, esattamente, la Bad Bank? In qualità distruttura separata dalla banca per la quale opera, acquista da essa i crediti non recuperabili, pagandoli naturalmente meno del loro effettivo valore. In seguito mette in atto il trasferimento dei titoli tossici ad una società nuova, così da rendere l’istituto di credito capace di funzionare in modo regolare. Dopo averli isolati, quindi, attua una scissione azionaria e li liquida, nell’attesa che le condizioni del mercato divengano migliori e soprattutto che il gap esistente tra il valore nominali dei prodotti finanziari e, per l’appunto, il loro valore sul mercato diminuisca. Naturalmente, trattandosi di cifre molto elevate, in questa tipologia di operazione devono necessariamente entrare in gioco i governi, poiché solo gli Stati possono erogare i fondi con cui procedere all’acquisto dei titoli deteriorati. Per quanto concerne il tipo di azionisti coinvolti, le soluzioni possono poi essere diversificate. La tendenza europea degli ultimi anni è stata ad esempio quella di unire pubblico e privato, con lo Stato in una posizione di minoranza e gli istituti di credito in maggioranza. E’ possibile che la Bad Bank, per le obbligazioni che emette, scelga di sottoscrivere delle polizze assicurative, a copertura dei rischi: in tal modo le sarà più semplice trovare degli acquirenti e le sarà possibile vendere i titoli ad un costo più elevato, pagando meno interessi. Le obbligazioni sono divise in tranche, a loro volta distinte, in base al proprio grado di “sicurezza”, in Junior, Mezzanina e Senior (quest’ultime sono le più sicure).