Quando parliamo di IRAP ci riferiamo all’acronimo di Imposta Regionale sulle Attività Produttive, ovvero ad una specifica tassa che venne istituita con il decreto legislativo n. 446 il 15 dicembre 1997. Dopo poco più di dieci anni è divenuta un’imposta vera e propria della Regione, proporzionata al fatturato, ovvero una tassa che ha a che fare con la produzione netta delle imprese: ciò significa che ciò che viene tassato è tutto il reddito prodotto, incluse le spese di gestione. Entrando in vigore, l’IRAP è andata a sostituirsi a tributi precedentemente esistenti, quali l’imposta comunale per l’esercizio di imprese, professioni ed arti, l’imposta sul patrimonio netto delle società, quella di concessione governativa per l’attribuzione del numero di partita Iva, l’imposta locale sui redditi, nonché la contribuzione prevista per il servizio sanitario nazionale. Sono tenute al pagamento dell’IRAPdeterminate categorie di soggetti, considerando sempre che l’imponibile su cui l’aliquota viene applicata sarà diversamente stabilito in base alla differente tipologia del soggetto stesso, con le dovute forme di deduzione (previste in particolar modo per le micro imprese). Dovranno quindi effettuare il pagamento dell’IRAP:
- tutti coloro che svolgono un'attività di lavoro autonomo, le società semplici e quelle equiparate
- le società di capitali, ovvero sia le società per azioni che quelle a responsabilità limitata, le società in accomandita, quelle di mutua assicurazione e le cooperative, nonché i trust che svolgano attività commerciale e tutti gli enti pubblici e privati diversi dalle società
- le persone fisiche titolari di reddito d’impresa
- gli enti pubblici e privati che non effettuino attività commerciale e le imprese non residenti sul territorio nazionale
- le amministrazioni statali (regioni, province, comuni, etc.)
- i produttori titolari di reddito agricolo, ad eccezione di chi abbia un reddito al di sotto dei 7 mila euro annui.
Ma quanto si dovrà pagare, esattamente? Per il 2019 è stabilita un’aliquota ordinaria del 3.9%. per agricoltura e piccola pesca la percentuale sarà dell’ 1,9%. Le imprese concessionarie, ad eccezione di quelle che gestiscono autostrade e trafori e di quelle di costruzione, vedranno invece applicata un’aliquota del 4,2%, che sale a 4,65% per istituti bancari e società finanziarie, a 5,9% per le società di assicurazione e ad 8,5% per enti pubblici ed amministrazioni statali. Da sottolineare il fatto che sia le regioni che le province autonome di Bolzano e Trento possiedono un notevole potere decisionale ed in particolare a partire dal 2013 è prevista, per le regioni, la possibilità di arrivare anche ad azzerare del tutto le aliquote relativamente all’IRAP, pur nel rispetto delle leggi sulla libera concorrenza.