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“Quantitative easing”, il bazooka della Bce. Di cosa si tratta?

“Quantitative easing”, il bazooka della Bce. Di cosa si tratta?

“Alleggerimento quantitativo”, se traduciamo dall'inglese in maniera letterale. Di fatto parliamo di un'operazione che permette di immettere denaro, quindi creare liquidità per i mercati, attraverso l'acquisizione di titoli di stato ma senza che venga stampata direttamente nuova valuta. Questo, in sintesi, il significato del tanto discusso “quantitative easing”, approvato nel gennaio 2015 ed annunciato da Mario Draghi, Presidente della Banca Centrale Europea (Bce), con lo scopo di rilanciare l'economia dell'Eurozona. E' una misura straordinaria tramite cui la Bce effettua acquisti programmati di titoli finanziari (principalmente di bond, ovvero di obbligazioni), introducendo periodicamente nel sistema una certa quantità di liquidità che serve a comprare i titoli stessi.   Quando, in tempo di crisi, la strada della riduzione dei tassi è già stata percorsa, l'unica alternativa è infatti quella di creare denaro, che le banche, a loro volta, possano poi far girare attraverso prestiti a privati e aziende, rilanciando così l'economia. Tale è in potenza la forza di questo strumento che in ambito economico gli è stato attribuito l'appellativo di arma “bazooka”, benché naturalmente non ci sia nulla di scontato nell'automatismo che dovrebbe generarsi una volta messo in moto il meccanismo suddetto.   Il rischio, per la banca centrale, è di poter incorrere nell'inflazione. Problema, però, poco influente in periodi di deflazione, quando l'obiettivo attuale è proprio quello di riportare l'inflazione al target del 2%. Il vantaggio è invece l'incasso di alte dosi di interessi. E poiché la Bce, non avendo fini di lucro, deve restituire gli utili ai Paesi coinvolti, è come se gli Stati si finanziassero a tasso zero.   Il programma della banca Centrale Europea prevede, attualmente, l'acquisto sul mercato secondario di attività per 80 miliardi di euro al mese. E Mario Draghi continua a ripetere che il Quantitative Easing durerà fino a marzo 2017 “o anche oltre”.

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