Questo contenuto fa parte del progetto Mini Forum Giovani Soci e Socie BCC

A Viterbo si è chiuso il Mini Forum dei Giovani Soci e Socie BCC FederLUS: tre giornate pensate come i movimenti di una sinfonia, con un unico filo conduttore, “Cooperare è tutta un’altra musica”. L’evento ha unito momenti di confronto sul lavoro e la demografia con esperienze pratiche che hanno messo in gioco ascolto, ruoli e cooperazione, dalla mattina in Università al laboratorio orchestrale, fino alle attività con Juppiter.

Si apre il cerchio

Il benvenuto ha impostato il tono dell’intero Forum: accoglienza semplice, giochi di squadra e una playlist costruita insieme a partire dalle preferenze dei partecipanti. Il Podere dell’Arco è diventato uno spazio di connessioni: ci si è presentati non solo per “chi siamo”, ma per “cosa vogliamo portare nel nostro territorio”. In poche ore il gruppo ha trovato un equilibrio naturale: ascolto, curiosità, voglia di fare.
In breve:

  • Si è creato un patto implicito: partecipare con mente aperta e mani pronte.
  • Il ghiaccio si è rotto con attività leggere ma significative.
  • Sono emerse aspettative e temi caldi da portare al confronto del sabato.

Lavoro, demografia e una lezione “in orchestra”

La mattina all’Università della Tuscia ha trasformato i temi in domande concrete: lavoro e benessere, natalità e aree interne, impresa artigiana e fuga dei talenti, accesso al credito e competenze che servono davvero. I Giovani Soci hanno portato la loro prospettiva con chiarezza e rispetto, chiedendo alla rete del Credito Cooperativo di essere alleata nei passaggi più delicati della vita professionale e personale.
Il pomeriggio ha cambiato linguaggio senza cambiare obiettivo: con la Roma Youth Orchestra diretta dal M° Vincenzo Di Benedetto, la musica è diventata metodo. Ogni sezione dell’orchestra ha mostrato cosa significa cooperare: rispettare il proprio ruolo, fidarsi degli altri, lasciare spazio al solista quando serve e rientrare in armonia. Ascoltando Beethoven, Bartók, De Falla, Morricone e Rota, il gruppo ha capito che l’unità non cancella le differenze: le fa suonare meglio.
In breve

  • Domande puntuali ai vertici del sistema su lavoro, famiglia, territori.
  • Metodo dell’orchestra: sincronizzazione, responsabilità, ascolto.
  • Visione condivisa: restare non significa rinunciare, significa costruire.

Finale corale

Negli spazi di Juppiter la cooperazione è uscita dalla teoria: squadre miste hanno ideato una trasmissione cooperativa con quiz, “buone notizie” girate e montate come servizi giornalistici e una diretta finale. È stato un laboratorio inclusivo dove ognuno ha trovato un compito utile: chi scrive, chi riprende, chi conduce, chi monta. La creatività ha fatto da ponte tra i linguaggi del weekend: la serietà del confronto, l’armonia della musica, la praticità dell’agire.
In breve

  • Contenuti pronti per essere riusati dai Gruppi GS.
  • Ruoli chiari e collaborazione naturale, senza sovrapposizioni.
  • Un “come fare” replicabile in altri territori.

Il Mini Forum di Viterbo ha lasciato strumenti semplici e condivisi: un linguaggio comune (la musica), un metodo di lavoro (l’orchestra) e contatti pronti a trasformarsi in progetti. Da qui ripartono i Gruppi Giovani Soci, con obiettivi chiari e passi misurabili nei territori. Piccole azioni, coordinate, che fanno crescere comunità e BCC.

Pubblicato il 2 Ottobre 2025