Dalle stime effettuate relativamente allo scorso anno sappiamo che nel 2019 la richiesta di riscatto degli anni di corso di laurea è stata inoltrata da ben 37 mila laureati. Un numero piuttosto consistente. Ma di cosa parliamo, esattamente?
Che cos’è il riscatto della laurea
Il riscatto di laurea, che fa riferimento agli anni accademici durante i quali sia stato seguito per l’appunto un determinato corso di laurea (con esclusione di possibili periodi in cui lo studente sia stato iscritto in qualità di fuori corso), è una procedura che consente di convertire il periodo universitario in anni che concorrano all’anzianità contributiva e che, sommati a quelli di lavoro, daranno quindi la possibilità di andare in pensione prima. Condizione per poter presentare la domanda è non soltanto l’aver effettivamente conseguito il titolo, ma anche il non aver svolto una qualunque attività lavorativa (essendo stati perciò precedentemente già assicurati). L’elevato numero di domande inoltrate lo scorso anno è dipeso poi dalla presenza di una specifica norma sul riscatto cosiddetto agevolato, che permette di pagare una cifra pari a circa 5.200 euro con l’opportunità di optare per una rateizzazione mensile dell’importo, priva di interessi e per un periodo massimo di dieci anni.
L’agevolazione per gli over 45: caratteristiche e requisiti
La novità in materia riguarda chi ha più di 45 anni di età. Secondo quanto stabilito nella circolare Inps n° 6 del 22 gennaio 2020, infatti, decade la soglia di età precedentemente stabilita, in base alla quale era possibile richiedere il riconoscimento degli studi universitari esclusivamente a partire dal 1996. Con la nuova disposizione di legge, che si aggiunge e si affianca alle altre due possibilità di riscatto Inps esistenti (riscatto laurea ordinario e riscatto laurea gratuito per gli inoccupati), tale diritto verrà riconosciuto anche ai cittadini che abbiano conseguito la laurea prima prima del 1996 e il riscatto potrà riguardare fino a cinque anni di studi universitari. Anche in questo caso sarà condizione necessaria l’aver conseguito il titolo, oltre a quella di risultare assicurati preso l’Inps. Sempre sulla base della circolare menzionata, il soggetto dovrà avere meno di 18 anni di contributi versati alla data del 31 dicembre 1995 e almeno 15 anni di contributi versati nel complesso al momento di presentazione della domanda. Anche per gli over 45 sarà possibile quindi riscattare i propri anni universitari, versando un importo forfettario di circa 5 mila euro annui (per un riscatto di un limite massimo di 5 anni contributivi per la pensione). Previsto uno sconto del 30% sugli oneri e la possibilità di detrazione del 50% dell’importo tramite dichiarazione dei redditi.
Come presentare la domanda
Il contribuente potrà inoltrare la richiesta di riscatto esclusivamente per via telematica attraverso il sito Inps: in tal senso dovrà far in modo di ottenere il proprio Pin di riconoscimento o il proprio Spid (ovvero la cosiddetta identità unica per poter poter avere accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione), o in alternativa rivolgersi agli uffici Caf sul territorio. Regina Picozzi